La cultura walser

I Walser costituiscono una presenza inconfondibile e caparbia nel territorio alpino: ancora oggi, posseggono quell'istinto di sopravvivenza che ha permesso loro di resistere, per più di 750 anni, negli alpeggi in alta montagna.
È stato detto che "... la loro cultura storica deve essere di stimolo oggi ad accettare la sfida per l'uomo moderno di ricercare uno sviluppo sostenibile della società alpina, nella tutela e nel rispetto dell'ambiente e della natura: una lezione preziosa da cogliere e trasmettere alle giovani generazioni".
Il Resort Walserhouse è frutto di un ripristino storico ed architettonico durato oltre 4 anni con il preciso scopo di riportare in vita l’antica “Casa Walser”. Si è voluto mantenere, e ricostruire ove necessario, il carattere tipologico e morfologico di quel tempo antico. Esclusive riviste hanno pubblicato articoli, anche in copertina, su Walserhouse proprio per il completo e minuzioso rispetto della tradizione Walser nell'intero contesto abitativo.
Rimella è stata la prima comunità walser fondata in Valsesia ed è l’unica presente in Val Mastallone. Ancora oggi gli abitanti parlano l’antico idioma walser (tittschu) e nei giorni di festa vestono i tradizionali costumi. Il territorio si è conservato incontaminato, mantenendo nelle 14 frazioni l’originale e primitiva architettura. Le tre vallate del territorio rimellese, con stupendi paesaggi e viste mozzafiato, ricche della flora e fauna delle montagne valsesiane, nel periodo estivo vengono vivacizzate dalla presenza dei pastori che salgono con le loro mandrie nei verdeggianti pascoli alti e nelle cui baite si possono apprezzare i formaggi di capra e mucca, con una buona polenta fumante.

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